Bonus facciate

Hai aspettato diversi anni, sono sicuro che non riesci neanche a ricordare in quale anno hai rinnovato la tinteggiatura esterna, sempre che tu lo abbia fatto almeno una volta. Già, è consuetudine lasciare le facciate ad intonaco senza protezione, come se la tinteggiatura fosse un optional.
Per caso hai notato differenze tra le facciate di casa tua e quelle dei vicini?
La tua stona rispetto a quella del vicino sempre ben curata come se fosse nuova?
E’ normale perché anche la semplice la tinteggiatura della facciata incide profondamente sull’impatto estetico generale dell’immobile. Anzi, lo determina. La facciata è il biglietto da visita di qualsiasi edificio. Rinnovarla significa non solo eliminare i segni del tempo, ma far apparire la tua casa “come nuova” (ed evitare spiacevoli conseguenze).
Magari anche tu sei uno di quelli che ogni anno si ripropone di rimetterci finalmente mano, magari nella prossima primavera, con la bella stagione. Ecco, voglio darti una splendida notizia:
ristrutturare le facciate di casa può essere fatto in qualsiasi stagione. Tolti i giorni di gelo o temporale, esistono interventi possibili in qualsiasi stagione.
Ma la vera novità è la possibilità di enormi risparmi sul costo dei lavoro grazie al bonus facciate. Quindi, bando alle ciance, adesso non hai più scuse!
Se la visione della tua casa trascurata ti ha dato fastidio fino ad oggi, lo farà ancora di più domani, quando ti accorgerai di aver perso la più grande occasione di risparmio sui lavori in facciata.
Qualcosa che di certo non si ripeterà più.

I danni più frequenti sono

Muffa

E’ dovuta alla combinazione di intemperie, piogge, nebbia e superfici assorbenti (quindi non correttamente protette) che permettono una facile penetrazione dell’acqua nella muratura. La muffa è un organismo vivente che prolifera in ambienti umidi, ecco perché, in una superficie protetta che non assorbe, quindi asciutta, sarà più difficilmente che vi siano formazioni di muffe. Attento però, anche una pittura normalmente valida col passare degli anni perde il suo potere protettivo. Nulla è eterno, dovrai ritinteggiare.

Muffa

Fessure superficiali

L’intonaco esterno delle facciata è sottoposto a stress incredibili. Prova a pensare all’escursione termica che può raggiungere anche 70/80 gradi sulla superficie, il continuo bagna - asciuga ed i cicli gelo - disgelo in inverno. Aggiungi poi qualche piccolo errore di progettazione (ne vedo ogni santo giorno) come uno spessore ridotto di intonaco, ed il gioco è fatto. La tua facciata non sarà di certo priva di fessurazioni superficiali. Una conseguenza delle fessurazioni? Semplice, ingresso d’acqua, perdita di colore e sbollamento dell’intonaco in corrispondenza delle fessure.

Crepe profonde

Sorelle maggiori delle fessurazioni sono le crepe che possono essere causate egualmente da intemperie, ma anche da cedimenti strutturali delle murature. Anche una semplice trave di cemento armato, che per sua natura deve flettere, può creare vistose crepe sulle facciate. Il nostro obiettivo rimane lo stesso, tenere l’acqua fuori dalla muratura. Questo è fondamentale, la crepa quindi, deve essere chiusa al più presto con prodotti idonei.

Umidità di risalita

Comunemente scambiata per muffa, l’umidità di risalita la riconosci perché interessa la base della muratura. Può arrivare ad altezze di 2 o 3 metri nei casi più gravi e si genera per una cattiva progettazione della casa. E’ più frequente nei vecchi casolari, dove le fondamenta non venivano impermeabilizzate ne isolate dal terreno, ma non è raro trovarla anche nelle abitazioni moderne. Questo fenomeno crea evidenti danni estetici in esterno, nessuna pittura potrà durare più di qualche mese se la muratura non viene trattata con cicli di preparazione adeguati.

Infiltrazioni

Quelle più comuni riguardano terrazze e sporto di gronda, anch’esse provocano lo sfogliamento o sbollamento della pittura e della parte superficiale dell’intonaco, ma possono anche causare, nel peggiore dei casi, fenomeni ben più gravi come il distacco di parti consistenti di intonaco. Tale fenomeno non è da sottovalutare poiché rappresenta uno dei rischi più alti di infortuni. Il distacco di un blocco di intonaco da un terrazzo e da uno sporto di gronda può ferire gravemente un passante.

Degrado cemento armato

Altro fenomeno grave quanto frequente è lo sbollamento del copriferro nel cemento armato. Spiegato in termini semplici, il ferro all’interno del cemento armato subisce un processo chiamato carbonatazione che neutralizza l’effetto di protezione antiossidazione del ferro all’interno del getto che, come conseguenza, inizia ad arrugginire. La ruggine fa aumentare di volume il ferro che spinge sul cemento e lo fa sbollare. Questi distacchi oltre a rappresentare un rischio per la caduta di parti di cemento rappresentano un serio problema per la resistenza del cemento armato che, come sappiamo, riveste un ruolo chiave per la solidità delle strutture.

Ruggine su ringhieri e parapetti

La ruggine è senza dubbio un effetto estetico molto apprezzato in questi anni, ma è doveroso fare un distinguo. Concordo nella bellezza della texture e del colore della ruggine nei manufatti, ma a patto che siano protetti con speciali finiture che ne blocchino l’avanzare. Un supporto in ferro trascurato, con ruggine in profondità, mette a rischio la sua stabilità e la sua funzione. Un parapetto o una ringhiera in stato avanzato di ossidazione potrebbero cedere facilmente sotto una leggera pressione. Saresti tranquillo ad affidare la tua incolumità ad una ringhiera con ferri gravemente danneggiati dalla ruggine? Io no, questo è certo.

Ruggine su ringhieri e parapetti

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